fbpx

Settembre 2020

Viaggiare. Quel cammino alla riscoperta del mondo attorno a noi, della vita dentro di noi.
Scruto dall’alto il brulicare di Parigi. Sento il cielo che mi soffia tra i capelli e sboccia in me il senso di pace.
Quella pace che nasce dal sentirmi sempre a casa, ovunque io sia.
Tengo stretta nel mio cuore la foto scattata tra i cieli parigini.

Qui ho affidato le mie speranze per quando il domani si chiamerà oggi. E’ per sempre.

Alessia Belakur Photographer

La fotografia cattura un istante fuori dal tempo, alterando la vita tenendola ferma.
 (Dorothea Lange)

“Quanto sei bella mamma quando mi avvolgi tra le tue braccia. So di non temere nulla, perchè a proteggermi ci sei tu. Occhi negli occhi, cuore nel cuore. Ora non posso ricordare, ma so che un giorno, quando rivedrò questa fotografia, la mia anima sentirà queste vibrazioni d’amore, questo indescrivibile calore, questa sensazione di pace. Lasciami il ricordo di questo momento, mamma. Così ti sentirò tra le tue braccia per sempre.”

Alessia Belakur Photographer

RITRATTI FOTOGRAFICI

A Codroipo tra Udine e Pordenone esiste uno studio fotografico di ritratto artistico gestito dalla fotografa professionista Alessia Belakur.

La fotografa da oltre 10 anni racconta la storia di famiglia impaginando con cura fino a 350 pagine di fotoalbum sulla vita contemporanea e famiglia.

Alessia ha iniziato il suo percorso professionale ancora in Bielorussia dove era nata e dopo aver perfezionato le sue capacità artistiche in Italia ed estero, nel 2017 apre ATELIER DEI RICORDI in Friuli Venezia Giulia specializzandosi nel design di album fotografici e ritratti di generazioni.

Il suo genere preferito rimane il ritratto fotografico che racconta i legami forti di generazioni ed emozioni.

Nel 2019 nasce ATELIER DI RITRATTO, è pensato per tutte le persone che desiderano riscoprirsi, amarsi e coccolarsi, scoprendo le emozioni più profonde.

Per scoprire di più visitate la pagina dedicata al ritratto fotografico fine art.


“Credo davvero che ci siano cose che nessuno riesce a vedere prima che vengano fotografate.”

 (Diane Arbus)

Errore: Modulo di contatto non trovato.

“Danza anima mia. Anima curiosa, anima ardente, anima sognante.
Sfioro il cielo con le dita, pizzico le nuvole, come drappi di seta.
Il calore della strade di Parigi sale dai miei piedi scalzi e inebria il mio cuore.
Tengo vivo il ricordo della mia libertà. Della libertà di sognare. Della libertà di sentire fluire in me la grazia di essere, ogni giorno, una persona migliore.
Sono istanti che corrono e che solo una fotografia può rendere immortali.”

I miei passi in un tappeto di foglie d’oro e rubino. Le fronde serene, scosse dai soffi di vento, sussurrano i ricordi delle lunghe giornate assolate. Ed ora che i raggi dipingono il cielo dei caldi colori del fuoco, sento riscaldare il mio cuore di nuove speranze. Sono istanti che non vorremmo finissero mai. Profumi, suoni, ardite speranze. Tutto racchiuso in una fotografia.

        

Carissime mamme , condivido con voi l’articolo di Chiara Grillo sulla musica in gravidanza .

Conosco Chiara da tanti anni ed anche i miei bambini stanno seguendo questo meraviglioso percorso proposto dalla scuola di musica di Codroipo.  Il suo corso Nati per la musica 0-5 anni sin dalla gravidanza è un bellissimo inizio per chi ama la musica.

“Negli ultimi tempi si sta prestando particolare attenzione alla musica da ascoltare durante la gravidanza e agli effetti di questo ascolto sulla mamma e sul bambino. Ascoltare musica nei mesi di gestazione non solo può far bene ad entrambi, ma può anche aiutare a stabilire un contatto speciale con il nascituro.

         Gli attuali strumenti diagnostici permettono un’attenta osservazione delle attività del feto nell’utero. Oltre alle capacità motorie, sono state scoperte le innumerevoli e sinora poco considerate capacità sensoriali e relazionali del feto. Nell’utero egli sente e reagisce agli stimoli, quindi il suo apprendimento nasce ancor prima di venire alla luce.

         L’apparato uditivo è il primo organo sensoriale a formarsi. Già in fase prenatale infatti il bambino riesce a percepire gli stimoli acustici che riguardano la musica e gli elementi musicali della lingua come intonazione, timbro e intensità.

A partire dalla quarta settimana di gestazione è distinguibile il padiglione auricolare e attorno alla trentesima settimana l’apparato uditivo inizia a funzionare. Da questo momento il feto inizia così a reagire a stimoli sonori provenienti dall’ambiente interno quali il battito cardiaco della madre e i fruscii prodotti dai propri movimenti, ed esterno come la musica, i suoni e le voci.

         Ancora più straordinaria è la scoperta che lo sviluppo della conoscenza avviene non soltanto in forma diretta, acquisita mediante i cinque sensi, bensì anche attraverso la mediazione materna, data dalla corporeità, ma soprattutto da quella più sottile e pregnante  rappresentata dal ‘sentire’ materno, dall’attività razionale ed emozionale. Il passaggio placentare degli ormoni permette infatti al piccolo di percepire lo stato emotivo della mamma. Ecco allora che un dialogo piacevole produrrà un rilassamento grazie alle endorfine, permettendo così al feto di associare a quell’esperienza di ascolto anche la sensazione procurata. Allo stesso modo, un’esperienza sgradevole sarà veicolata attraverso gli ormoni dello stress, e a quegli stimoli percepiti in utero verranno associati una sensazione e un successivo ricordo non piacevole.

         L’ascolto è dunque un fatto relazionale ed è anche una modalità privilegiata della comunicazione mamma-bambino. In un momento così speciale e delicato come è la gravidanza, è opportuno che la gestante abbia cura del proprio sentire e faccia attenzione alle esperienze che vive e inevitabilmente trasmette al suo piccolo. Che musica ascoltare dunque in questi nove mesi? L’importante è che l’ascolto sia gratificante e non una sorta di autoimposizione. Se la musica ascoltata è gradita dalla mamma e la coinvolge emotivamente, allora l’ascolto sarà un’esperienza significativa per entrambi. Certamente è altrattento importante che il repertorio ascoltato sia vario e di qualità. Ascoltare musiche di varie epoche e vari generi (classica, jazz, etnica), repertori ricchi dal punto di vista della sintassi musicale, gioverà a creare da subito le basi migliori per l’apprendimento musicale del bambino.”

Chiara Grillo per la Scuola di Musica di Codroipo